Anais Nin | AforismiCitazioni.it

è in questa visione distorta delle giuste proporzioni del mondo che sta il segreto delle nostre paure.

I ruoli dettati da un bisogno e non da un intero essere provocano, con l'andare del tempo, un appassimento.

Voglio mordere la vita, ed esserne fatta a pezzi.

Non voglio la solitudine, l'introspezione, il lavoro. Voglio il piacere.

Sarà sempre così? Questa impossibilità di trovare il riscontro di uno stato d'animo, di una fase, di un umore, mai. Siamo tutti seduti su delle altalene.

Alcuni viaggi iniziano sull'impronta di un sogno, altri nell'urgenza di contraddirlo.

Gli scrittori fanno l'amore con qualsiasi cosa di cui abbiano bisogno.

La sua obbedienza alla tempestività nasceva dalla consapevolezza di quanto fosse rara la fusione fra due esseri umani.

La povertà è la grande realtà: ecco perché gli artisti ne vanno in cerca.

Nel mondo del sognatore c'era solitudine: tutte le esaltazioni e le gioie arrivavano nel momento della preparazione alla vita. Avvenivano in solitudine.

Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura urto, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.

Non si impara a soffrire di meno, ma si impara a gestire il dolore.

Quello che chiamiamo il nostro destino è in realtà il nostro carattere, e il carattere si può cambiare.

La saggezza è una scorciatoia per la morte.

Non avrai pace finché non avrai scoperto il familiare nel non familiare.

Con l'azione arrivava l'ansia, e il senso di insuperabile sforzo per riuscire a intonarsi col sogno, e con esso arrivavano stanchezza, scoraggiamento, e di nuovo il volo nella solitudine.

Noi non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo.

Ho smesso di amare mio padre molto tempo fa. Ciò che rimaneva era la schiavitù ad un modello.

Non esiste nessun istante di seduzione che non abbia lunghe radici nel passato.

La vita si restringe o si espande in proporzione al nostro coraggio, o viceversa alla nostra paura.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.