Daphne du Maurier | AforismiCitazioni.it

Gli scrittori dovrebbero essere letti, ma non visti nè sentiti.

La felicità non è un possesso da apprezzare, è una qualità del pensiero, uno stato d'animo.

Siamo tutti fantasmi di ieri, e il fantasma di domani ci aspetta allo stesso modo al sole o all'ombra, a volte vagamente percepito, mai del tutto perduto.

Sognatrice, camminavo incantata e niente mi tratteneva.

Le donne vogliono che l'amore sia un romanzo, gli uomini un racconto.

La felicità accade quando ti adatti alla tua vita, quando ti adatti così armoniosamente che qualunque cosa tu stia facendo è la tua gioia.

Come diventa semplice la vita quando cose come gli specchi vengono dimenticate.

Vivendo come viviamo in un'epoca di rumore e spacconate, il successo ora viene misurato di conseguenza. Dobbiamo essere tutti visti, ascoltati e in onda.

La noia è un piacevole antidoto alla paura.

Un cattivo operaio incolpa i suoi strumenti.

Scrivere ogni libro è come una purga; alla fine uno è vuoto come una conchiglia secca sulla spiaggia, in attesa che torni la marea.

Non mi piacciono i libri pieni di nomi che cadono.

Tutta l'autobiografia è autoindulgente.

Niente come una tazza di tè per far sentire meglio una persona.

C'è qualcosa in Parigi che ti dà uno schiaffo mentale tutto il tempo.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.