Hans Kung | AforismiCitazioni.it

Se in passato si è a lungo abusato della parola redenzione, caricandola di significati arbitrari, identica sorte tocca oggi alla parola emancipazione.

Mi si chiedeva di assumermi un rischio elementare: il rischio di avere fiducia.

La globalizzazione, se non vuole avere effetti inumani, richiede anche una globalizzazione dell'etica.

L'amore di Dio non protegge da ogni sofferenza. Protegge però in ogni sofferenza.

Una comunità di fede che dimentica di essere qualcosa di temporaneo, di transitorio, di cronologicamente intermedio, che celebra vittorie che in fondo sono sconfitte, è un'istituzione pletorica destinata a capitolare, perché non ha un autentico futuro.

Dio agisce nel mondo come l'infinito nel finito e l'assoluto nel relativo: agisce dall'interno come la realtà dinamica più vera.

Il sì a Dio è una questione di fiducia. Solo questo sì fiducioso può dare all'uomo certezza e sicurezza definitive.

Discepolato è il contrario di gerarchia: gerarchia significa "potere sacro", discepolato significa servizio privo di ogni alone di sacralità.

I due libri nei quali l'uomo del Medioevo cercava la verità, vale a dire i libri della natura e della Bibbia, appaiono qui sostituiti dai libri dell'uomo moderno, dai libri cioè del mondo e del proprio io.

Nella fede l'adesione non è causata dal pensiero, ma dalla volontà.

Può l'acume della ragione confortare un uomo schiacciato dalla sofferenza?

Se l'uomo si lega esclusivamente a quell'unico vero Dio che non si identifica con nessuna delle realtà finite, diventa libero nei confronti di tutti i valori, beni, poteri finiti.

Non vi può essere convivenza umana senza un ethos mondiale delle nazioni; non vi può essere pace tra le nazioni senza la pace tra le religioni; non vi può essere pace tra le religioni senza il dialogo tra le religioni.

Dio vuole avere nell'uomo, fatto a sua immagine, un partner libero e responsabile.

Non ci sarà pace tra le nazioni senza pace tra le religioni. Non ci sarà pace tra le religioni senza dialogo tra le religioni.

Abbiamo un bisogno urgente di un fondamento etico.

Una comunità di fede che non riconosce di esistere in funzione di un servizio attivo e disinteressato per la società, gli uomini, i gruppi e i suoi stessi avversari, perde la sua dignità, la sua tensione spirituale e la sua ragione d'essere, perché abdica all'impegno di seguire il Cristo.

Il metodo dialettico, ereditato da Fichte e applicato all'Assoluto, è ben più di un semplice strumento intellettuale. È vita, principio vitale, automovimento, dinamismo spontaneo dello Spirito divino stesso. Ha in sè, appunto, la capacità di passer partout: sospinge verso la totalità, verso il sistema universale.

Dio esiste? Qui si deve giocare a carte scoperte. La risposta sarà: Sì, Dio esiste.

È necessaria un'emancipazione come autodeterminazione dell'uomo nei confronti di autorità ciecamente credute e di un potere privo di legittimazione: libertà da obblighi naturali, da coartazioni sociali, dalla coercizione che su sè stesso esercita chi non ha una propria identità.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.