Heinrich Heine | AforismiCitazioni.it

Un libro, come un bambino, ha bisogno di tempo per nascere. I libri scritti in fretta mi ispirano diffidenza nei confronti dell'autore. Una donna per bene non dà alla luce un figlio prima dei nove mesi di rito.

I saggi producono idee nuove, gli stupidi le spargono.

In sogni beati, in notti silenti,
Vieni a me, con magica possenza,
Con magica possenza,
mio solo dolce amore,
Nella piccola stanza di sopra.

Gli angeli lo chiamano piacere divino; i demoni, sofferenza infernale, gli uomini, amore.

Per quante lacrime si possano spargere, alla fine ci si deve sempre soffiare il naso.

La libertà di opinioni presume che se ne abbiano.

Sii interamente tollerante o non esserlo affatto; segui il percorso del bene o quello del male. Stare all'incrocio richiede maggior forza di quanta tu ne possieda.

Nessun autore è un uomo di genio per il suo editore.

È il genio, come una perla nell'ostrica, solo una splendida malattia?

I censori tedeschi ............ .... ..... .... ...

Il comunismo possiede un linguaggio che ogni persona può comprendere: i suoi elementi sono fame, invidia, e morte.

La musica suonata ai matrimoni mi ricorda sempre la musica suonata per i soldati prima di andar in battaglia.

Gli avvocati sono come girarrosti delle leggi, che, a forza di girarle e rigirarle, finiscono per cavarne un arrosto per loro.

Ordinariamente era pazzo, ma aveva dei momenti di lucidità in cui era semplicemente stupido.

È dolce quello che tu mi dici,
ma più dolce è il bacio
che ho rubato alla tua bocca.

Al mondo ci sono più matti che persone.

L'esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte.

I tedeschi sono membri di un popolo in cui nessuno è tanto pazzo da non trovare un altro più pazzo di lui che lo comprenda.

L'esperienza è una buona scuola. Ma le sue rette sono più alte.

Comprimi ora il tuo cuore sul mio, sicchè le fiamme unite si consumino.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.