La storia fantastica | AforismiCitazioni.it

Westley: Me duele morir. [a Iñigo]

Fezzik: Non è colpa mia se sono più grosso e più forte. Io neanche mi alleno!

Iñigo Montoya: Chie eres tu?
Westley: Uno che non conta molto.
Iñigo Montoya: Io devo saperlo.
Westley: Temo che non ti accontenterò.
Iñigo Montoya: Mmm... esta bien!

Iñigo Montoya: Me duele matarte. [a Westley]

Iñigo Montoya: Lo affronterò con la sinistra. E solo asì hai un pò de sodisfasione. Se uso la mano derecia lo finisco subito. [riferito a Westley]

Iñigo Montoya: Giuro su l'alma di mi padre Domingo Montoya che arriverai chi in sima vivo.
Westley: Gettami la corda.

Fezzik: Il modo mio non è molto sportivo.

Il Nonno: "Bottondoro si sentiva triste e vuota. Nonostante Humperdinck avesse il diritto di sceglierla come sua sposa, lei non lo amava".

Bottondoro: Io lo so chi siete, la vostra crudeltà vi smaschera. Siete il pirata Robert, ammettetelo!

Jimmy: Cos'è? Una storia di baci?

Iñigo Montoya: Perdonami curiosità, porò non èl por sia caso che te capita di avere sei dita ala mano derecia?
Westley: Le cominci sempre così le conversazioni?

Vizzini: Io non posso competere con la tua forza e tu non puoi competere con la mia intelligenza.
Westley: perché, ne hai così tanta?

Il Nonno: "Bottondoro era cresciuta in una fattoria nel paese di Florin. I suoi passatempi preferiti erano cavalcare e tormentare un giovane garzone della fattoria. Il suo nome era Westley, ma lei non lo chiamava mai così." A te sembra bellissimo come inizia?

Iñigo Montoya: Quel Vizzini, dice così para burla.
Fezzik: Burla, burla... Vuol far il gran capo e urla.
Iñigo Montoya: Ha la voce che sembra un... cannone.
Fezzik: Forse perché è un pochino... cafone!
Iñigo Montoya: Hai un grande talento para la rima.
Fezzik: Sì, ora più... di prima!

Vizzini: Basta con le rime ho detto!
Fezzik: Mi pento e mi batto il petto.

Vizzini: Una parola, milady. Noi siamo poveri artisti di circo smarriti. C'è un villaggio da queste partì?
Bottondoro: Non c'è niente da queste parti, per molte miglia.
Vizzini: E allora nessuno sentirà le tue grida...

Westley: Ai tuoi ordini. [a Bottondoro]

Vizzini: Inconcepibile!

Il Nonno: Quel giorno si accorse con stupore che tutte le volte che lui le diceva "ai tuoi ordini", in realtà voleva dirle "ti amo".

Iñigo Montoya: Hola. Mi nombre es Iñigo Montoya. Tu hai ucciso mi padre preparate a morir. (Iñigo Montoya)

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.