Mango | AforismiCitazioni.it

Il mio rapporto con la comunicazione è per certi versi buono e per altri invece un disastro. Chi partecipa a Sanremo, per esempio, in quattro minuti deve raccontarti un pò il suo mondo.

Odio le cover e il termine cover perché si intende il rifacimento delle canzoni. È un concetto che non reggerà mai perché il paragone con l'originale, considerato giustamente intoccabile, è inevitabile.

Io mi ritrovo quasi sperso
nell'universo
senza passato più leggero
io mi risento ancora puro
nell'universo
mentre la luce piano sale
alzo le vele.

Questa canzone vola per il cielo
le sue note nel mio cuore
stan segnando il mio dolore.

Chiudi gli occhi e ti senti per sempre così
ancora qui fra le mie braccia
per tutti e due basterebbe tornare fin qui
come onde di notte sulla spiaggia.

Il mondo gira, gira, gira e girerà
come sempre ma per me
Il tempo corre, corre, corre, corre
e metterà un pò d'ordine
fra me e te.

L'amore
gioca con i tempi suoi
e vince fortemente noi.

Strappai quel fiore e l'usai per una canzone,
per far che solo dopo lei restasse l'amore.

è pericoloso sporgersi
dal ventesimo piano del tuo sentimento
è pericoloso sporgersi
mentre il treno sta andando,
sta andando veloce.

Cielo, sei il respiro
attraversi i miei polmoni
ed esci nuvola di fumo.

Forse ha qualche tarlo
chiuso nel pensiero
questo pellerossa
privo di bandiera.

Per averti pagherei
un milione anche più
anche l'ultima Malboro darei
perché tu sei
oro.

Guarda questi tetti spettinati
ottima cornice per un sole malato.

Dove l'angelo vola
dove cade la mela
dove ride un bambino
un uomo sotto il cielo
ancora canterà
nero e blu
l'amore se c'è, sei tu.

Nel sospiro mio d'amore
tra le pieghe della luna
nella voce mia
vorrei sentirti mia.

La vita a volte confonde
ti fonde
poi tu comprendi
e ti riprendi.

Vieni qui,
qui succedono le cose
che nella vita non accadono
Tutto è fatto d'attimi,
tutto è un tempo di note e battiti.

Forse è la poesia
che mi frega e rima con malinconia.

La televisione è un mezzo veramente assurdo, capace di massacrare qualunque tipo di artista.

Non scelgo questa o quella confessione: le religioni creano troppi pregiudizi.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.