The Libertine | AforismiCitazioni.it

Rochester: Diresti che sono un cinico, Jane?
Jane: Direi che siete un uomo che finge di amare la vita più di quanto faccia realmente.

Sig. Harris: Milord, avevo sentito che eravate morto sei mesi fa e ho provato uno spasmo di dolore. Ma la vostra resurrezione ha completamente curato il mio malessere...

Rochester: Tutti i monarchi io odio e i troni su cui siedono, dal gradasso francese al babbeo d'Inghilterra.

Elizabeth Barry: [Rivolgendosi a Rochester] Potreste avere il mio buco per una sterlina a notte, non mi dispiacerebbe, ma non credo lo farete mai. Quello che volete è avere potere su di me e io vi tengo a freno, perché sono solo io a poter fare quello che voi dite che posso fare.

Rochester: Sono costretto ad andare oltre, capite? Sono costretto a eccedere se voglio sentirmi vivo.

Rochester: Il mercurio cura la sifilide, ma disturba la mente. Un problema piuttosto serio per un gentiluomo, non credi? Il c. o il cervello?

re Carlo II: [Rivolgendosi a Rochester] Avevo pensato di mettervi nella Torre. Avevo anche considerato di mettere la vostra testa su una lancia. Ma in seguito ho deciso di fare di peggio, ovvero di ignorarvi. Non incoraggerò più alcuna speranza nel mio cuore per voi. Io vi condanno ad essere voi per il resto della vostra vita.

Rochester: Devo dire quello che penso, perché quello che penso trovo che sia ben più interessante del mondo al di fuori della mia mente.

Elizabeth Barry: Credo che gli uomini siano intralci che vadano negoziati.

Rochester: Tutti quanti sarebbero codardi, se solo ne avessero il coraggio.

Jane: Dicono che gli uomini si innamorino tre volte. La prima è la cotta giovanile. La seconda è colei che si prende in moglie. La terza è la sposa del letto di morte.

Rochester: Ogni esperimento che ha interesse sulla vita è sempre portato a termine a nostre spese.

Rochester: Signora Barry, dovete acquisire il dono di ignorare coloro a cui non piacete. Per mia esperienza, coloro a cui non piacete sono divisi in due categorie: gli stupidi e gli invidiosi. Gli stupidi vi apprezzeranno tra cinque anni; gli invidiosi, mai.

Jane: Quando un gentiluomo vede [in una donna] lo spirito e non gli occhi o le tette, allora quel gentiluomo è nei guai.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.