Il Mio Libro dei Sogni (Piemme, pp. 144, euro 18.90) è l'ultimo regalo di Sandra Milo ai suoi lettori, consegnato pochi mesi prima della sua scomparsa avvenuta il 29 gennaio 2024, a novant'anni. Quest'opera, un'autobiografia su cui la Milo lavorava da tempo, offre un ritratto sincero e inedito della sua vita e del mondo che ha attraversato.
La pubblicazione postuma di La Strega Bambina. Il Mio Libro dei Sogni è prevista per il 21 maggio 2024. "Un solo giorno può cambiare il corso della tua esistenza per sempre, lasciandoti a fare i conti con un passato ingombrante e un futuro che sembra sfuggire. Che tipo di domani può sperare chi ha pochi mesi davanti a sé? Per una persona come me, che ha sempre vissuto pienamente il presente, non è così importante proiettarsi avanti. Eppure, guardando la linea della vita sulla mia mano destra, ho sempre pensato che sarei vissuta oltre i cento anni. Mi sbagliavo. Ma non temo la morte, sono serena, in pace con me stessa," riflette la Milo nel suo libro.
Sandra Milo, il cui vero nome è Salvatrice Elena Greco, nata a Tunisi nel 1933, si racconta con trasparenza, svelando una vita segnata da una povertà iniziale, dagli amori, e dagli incontri cruciali come quello con Federico Fellini. Fellini, il suo "amore imperativo", la chiamava affettuosamente Sandrocchia e la consacrò alla fama con il film premio Oscar 8½, dove interpretava Carla, l'amante di Marcello Mastroianni, e in Giulietta degli Spiriti dove recitava in un ruolo triplice. Ha lavorato anche in film come Il Generale Della Rovere di Roberto Rossellini e Adua e le Compagne di Antonio Pietrangeli.
Il libro non si limita a rivelare l'attrice, ma anche la donna dietro la celebrità. Racconta della sua famiglia, del rapporto con il padre e della madre malata di cancro. Esplora il suo incredibile potere di seduzione e il ruolo di madre, con una scrittura che alterna momenti dolorosi a passaggi divertenti e commoventi.
L'amore emerge come tema centrale della sua esistenza: "Se sono sopravvissuta finora, è soprattutto grazie all'amore. Alle cose belle che mi sono accadute, che mi hanno dato la forza di essere ancora qui, ad accavallare le gambe e guardare fisso una telecamera, a scrivere pagine a mano, un po' alla rinfusa, mentre osservo un tramonto o un'alba su Roma. I figli, alcuni amori, il cinema, qualunque cosa significhi fare cinema, sono stati la mia vita."
Le 140 pagine del libro sono ricche di aneddoti, come il primo incontro con Fellini presentatole da Ennio Flaiano a Fregene. Consapevole della sua bellezza, Sandra Milo ricorda come rimase profondamente turbata da "Federico il grande", che le piaceva immensamente. Rievoca anche i primi passi nel mondo del cinema, ricordando come Pietrangeli la "detestava" e la accoglieva con un ironico "eccola, arriva Eleonora Duse", mentre Franco Zeffirelli si dimostrava sempre gentile e incoraggiante. Tra gli incontri memorabili c'è anche quello con Cesare Romiti, definito "uno dei pochissimi personaggi straordinari che ho conosciuto nel mio tempo. Straordinario, inquietante, irripetibile."
Sandra Milo ci lascia con ricordi che, come acquerelli, sono pennellate impresse nella memoria, offrendo uno sguardo intimo e autentico sulla sua vita straordinaria.
