L’aforisma rappresenta una sintesi fulminante di pensieri e immagini. Con un lampo, riesce a svelare aspetti e caratteristiche essenziali di un libro, di un saggio o di un autore. Anche in una forma così breve, è possibile fare critica letteraria. Attraverso vari tempi del verbo leggere, si può esplorare e restituire ai lettori l'universo artistico di numerosi scrittori, offrendo al contempo una definizione del ruolo del libro o della funzione della lettura. Si naviga così nello spazio magico del libro, con le sue infinite possibilità di creare suggestioni e atmosfere.
Coloro che popolano queste pagine sono uomini di libro, e non mancano gli artisti che hanno segnato le grandi svolte estetiche della modernità. Renoir e Matisse si incontrano virtualmente con Joyce, Cechov, Genet e molti altri. Leggere e scrivere è un'attività che coinvolge i fantasmi dell'immaginazione umana, un abisso profondo da cui emergono parole capaci di nutrire l'anima e di spalancare le porte della felicità.
La papiroflessia, come chiarito nelle brillanti annotazioni di Antonio Catronuovo e Massimo Gatta, è l'arte di piegare un foglio di carta, moltiplicandone così le dimensioni. Questo titolo scelto da Guillermo Busutil per l'originale spagnolo è particolarmente significativo. In questo volume, oltre settecento aforismi sono raccolti con gioiosa creatività, vivendo di vita propria grazie alla loro estrema sintesi. In tal modo, il testo si moltiplica in modo eccezionale, espandendosi in tutte le direzioni ma mantenendo sempre saldo il punto di partenza: la pratica della lettura e della scrittura.
Più che un libro, il lettore si troverà davanti a una varietà di libri, ciascuno dei quali richiederà un’attenta riflessione. Sarà compito del lettore ampliare la portata concettuale di ogni aforisma, avviando una catena di deduzioni che le illuminazioni di Busutil inevitabilmente stimolano.
