Canzoni | AforismiCitazioni.it

Considerata la quantità di informazioni dalle quali siamo bombardati, è incredibile se una canzone riesce a trascendere il tempo.

Io volevo cantare altri tipi di canzoni che "Simon & Garfunkel" non avrebbero fatto. La rottura ha avuto a che fare con una naturale deriva, proprio mentre stavamo diventando più anziani e le vite separate diventavano sempre più individuali.

Le parole delle canzoni sono così banali che se appena ci metti un pizzico di intelligenza ti chiamano poeta.

Per me personalmente, la speranza tiene fra le labbra un immancabile sigaro e ha il volto scanzonato di questo prete ribelle.

Scrivo un sacco di canzoni che la gente non ascolta mai perché mi piace questo processo creativo.

Com'è delicata
la rosa bianca
che tieni tra le dita:
divina e bella
come una venere
senza tempo.
Parlano di te
nelle canzoni vellutate
quando sulle vesti
delle spose
lasci andare
note che profumano
d'amore.

È Natale ogni volta che sorridi a un bimbo, tenendogli la mano. È Natale ogni volta che riconosci i tuoi limiti, i tuoi errori. È Natale ogni volta che rimani in silenzio per ascoltare l'altro. È Natale ogni volta che doni con amore la tua dolcezza. È​ Natale ogni volta che ascolti la canzone del cuore.

Le persone che non si curano delle storie e delle canzoni del proprio paese sono come le persone senza un passato, senza una memoria: sono mezze persone.

Monotonia, noia, morte. Milioni di uomini vivono in questo modo (o muoiono in questo modo), senza saperlo. Lavorano negli uffici. Guidano una macchina. Fanno picnic con la famiglia. Allevano bambini. Poi interviene una cura urto, una persona, un libro, una canzone, che li sveglia, salvandoli dalla morte.

Sono piacevolmente colpito dal fatto che le canzoni che ho scritto quarant'anni fa non sono nè migliorate nè peggiorate. Non c'è stato alcun declino nel tempo, ciò vuol dire che le canzoni hanno coerenza.

Un giorno scopriremo tutti che tutte le nostre canzoni erano solo piccole note in una grande grande canzone!

Una canzone non è altro che una conversazione fissata al punto che puoi parlarne ancora e ancora senza stancarti.

I miei occhi sono stati la mia macchina fotografica per fotografare il mondo e le mie canzoni sono stati i miei messaggi che ho cercato di spargere sui lati posteriori e lungo i gradini delle scale antincendio, sui davanzali delle finestre e nei corridoi bui.

Lene Galtung era seduta in soggiorno e fissava i doppi vetri, il doppio riflesso. Il suo iPod suonava Tracy Chapman. Fast car. Era capace di ascoltare quella canzone all'infinito, non si stancava mai.

Odio sempre dare spiegazioni sulle canzoni, perché per me significano qualcosa, e per altre persone significano qualcosa di assolutamente diverso.

Ogni volta che scrivo una canzone, sento il bisogno di toccare la religione.

Tre corde e la verità... ecco cos'è una canzone country.

Una canzone non manca mai di risollevarmi il morale, quaggiù nel vecchio West, dove le distanze sono grandi e il paesaggio è immutabile. Inoltre, il mio piacevole timbro di voce anima anche il vecchio Dan, qui, e lo mantiene di buon umore mentre batte il tempo con gli zoccoli al galoppo! Non ho ragione, Dan?

Nel paese di mia madre, quando il tramonto s'insaguina obliquio sui prati,
vien da presso, vien da lontano una canzone di lunga via

Guarda cosa hai fatto alle mie canzoni
come non avere bisogno di te
sono solo pezzi di te.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.