Pianoforte | AforismiCitazioni.it

Le gambe: non importa che siano colonne greche o gambe di pianoforte, l'importante è quello che c'è in mezzo: il passaporto per il Paradiso.

C'è una cosa dotata di una capacità d'esasperare, che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.

Non ho mai dato fuoco ad un pianoforte, preferirei essere dato alle fiamme con lui, tuttavia ne ho gettati un paio nel fiume... non funzionavamo bene.

Non interrogate tanto la vostra coscienza... si scorderà come un pianoforte strimpellato.

Lasciati scalare come un pianoforte
voglio gli occhi dell'invidia solo su di noi.

Il mio epicentro è da sempre il pianoforte. Da lì nasce tutto.

Io faccio film proprio come altri bambini giocano a tennis o vanno a lezione di pianoforte. Cerco di migliorarmi nel mio settore, come ciascuno nel proprio.

Io sono come un pianoforte con un tasto rotto,
l'accordo dissonante di un'orchestra di ubriachi.

Il pubblico è simile ad un pianoforte, devi solo capire quali tasti premere.

Si mise al pianoforte ed eseguì 'Per Elisà. Ma, mancandogli un dito, gli venne fuori solo 'Per Elsà.

Sarà perché ha scritto solo per pianoforte, ma nonostante abbia rivoluzionato la storia della musica il suo genio non è compreso appieno.

Adoro il pianoforte: perché sublima la mia imperfezione.

Walter: Deposito casa di riposo mamma. Iscrizione eHarmony. Multa Odessa. Consegna pianoforte casa di riposo mamma.

[Bavarelli inizia a suonare al pianoforte]
Jennings: Io amo la buona musica.
Prof. Wagstaff: Anch'io, andiamo via.

Lloyd Richards: Sarebbe ora che il pianoforte capisse che la musica non è stata scritta da lui.

Io mi ricordo quattro ragazzi con la chitarra | e un pianoforte sulla spalla.

C'è una cosa dotata di una capacità d'esasperare, che una persona non raggiungerà mai: un pianoforte.

Da giovane ho imparato a suonare il pianoforte e a pensare al gusto come a un'architettura. Che cosa ho appreso alla fine? Che la semplicità è difficile.

Io sono mezzo matto dalla consolazione di avere un pianoforte e spero che Iddio mi darà fortuna e farà riuscire bene la mia opera, che mi arrecherà gloria e ricchezza.

Sono cresciuto assieme al pianoforte, ne ho imparato il linguaggio mentre cominciavo a parlare.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.