Frase di Papa Francesco

Per un figlio non c'è insegnamento e testimonianza più grande che vedere i propri genitori che si amano con tenerezza, si rispettano, sono gentili tra di loro, si perdonano a vicenda: ciò che riempie di gioia e di felicità vera il cuore dei figli. I figli, prima di abitare una casa fatta di mattoni, abitano un'altra casa, ancora più essenziale: abitano l'amore reciproco dei genitori.

La gioia è amore, la gioia è preghiera, la gioia è forza. Dio ama chi dà con gioia; se tu dai con gioia, dai sempre di più. Un cuore allegro è il risultato di un cuore ardente d'amore.Le opere d'amore sono sempre opere di gioia. Non abbiamo bisogno di cercare la felicità: se possediamo l'amore per gli altri, ci verrà data. È il dono di Dio.

In luoghi abbandonati
noi costruiremo con mattoni nuovi
vi sono mani e macchine
e argilla per nuovi mattoni
e calce per nuova calcina
dove i mattoni sono caduti
costruiremo con pietra nuova
dove le travi sono marcite
costruiremo con nuovo legname
dove le parole non sono pronunciate
costruiremo con nuovo linguaggio.

Custode parcheggi: I giovani di oggi sono così. Non rispettano i padroni, non rispettano i clienti. Insomma, non rispettano neanche il rispetto. [si riferisce a Mahoney]

Calzinazz: Mio nonno fava i mattoni, mio babbo fava i mattoni, fazzo i mattoni anche mè, ma la casa mia n'dov'è?

Mi fanno tanta tenerezza quelle belle anime che continuano a lottare con amore e per amore, arrivando perfino a lacerarsi l'anima a costo di non abbandonare quel sogno che le tiene in vita, quel sogno custodito nello scrigno del cuore.
Mi fanno tenerezza quelle anime che nonostante una vita di sofferenza, di amarezza ed incomprensioni, continuano a camminare fissando il loro sguardo nel sole della loro anima, mi fanno tenerezza, ed io le amo!

Non fidatevi di chi vi distrae dalla vera ricchezza, che siete voi, dicendovi che la vita è bella solo se si hanno molte cose; diffidate di chi vuol farvi credere che valete quando vi mascherate da forti, come gli eroi dei film, o quando portate abiti all'ultima moda.

Quand'ero a Buenos Aires ho scritto un piccolo libro che si chiama “Peccato e corruzione”. Tutti siamo peccatori e sappiamo che il Signore ci è vicino e non si stanca mai di perdonare. Il problema è che il peccatore chiede perdono mentre il corrotto si stanca di chiedere perdono o dimentica come si fa. Non è capace di chiedere perdono. È molto difficile aiutare un corrotto, molto difficile, ma Dio può farlo.

Il Vangelo di oggi indica gli elementi di questo cammino spirituale: la preghiera, il digiuno e l'elemosina. Tutti e tre comportano la necessità di non farsi dominare dalle cose che appaiono: quello che conta non è l'apparenza; il valore della vita non dipende dall'approvazione degli altri o dal successo, ma da quanto abbiamo dentro.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.