Frase di Francesco Agati

Il presidente del Tribunale di Gela Riggio utilizzando una delle mie frasi definisce lo stesso presidio (Tribunale) "abbandonato da Dio e dagli uomini", come abbandonato da Dio e dagli uomini, aggiungo, è Gela, una città che ha basato la sua crescita sulla falsità, diffamazione e invidia, tutto avallato, garantito e promosso dalle istituzioni, e amplificato da alcuni comunicatori che creano fatti, eventi e personaggi a tavolino, oggi la città è al collasso, è senza futuro.

Gela è una città millenaria, la storia si respira e si tocca in ogni angolo della città, la natura ha donato la migliore spiaggia al mondo, mille colori di albe e tramonti, la seconda più estesa piana della Sicilia.Nei secoli è stata terra di conquista fenici, caltaginesi, greci, romani, turchi, americani sono passati in questa città al centro del mediterraneo. Dovrebbe essere una delle città più ricche del Sud Europeo, le donne gelesi sono tra le più belle, le più intuitive, le più creative. Purtroppo la società di Gela non è stata mai all'altezza, si vive per apparire, ai fatti si preferiscono le parole. Una città allo sbando distrutta prima dalla mafia oggi dell'antimafia. Gela è una città anarchica, una repubblica a se senza speranza e senza futuro. I colpevoli: Eni e politica.

A Gela occorrono, medici, infermieri, macchinari e medicine, l'ospedale è abbandonato da Dio e dagli uomini, delle tanto vantate attenzione del Procuratore del Tribunale di Gela, solo parole, l'ospedale di Gela è un mattatoio, la Procura lo sà ed è complice.

L'immagine falsata di Gela decisa dalle istituzioni avallata dai giornalisti ha distrutto economicamente e irreversibilmente una città. Pensare che Gela ha 2700 anni di età, la più importante colonia greca di Sicilia, basta scavare qualche centimetro e si trova il passato, basta immergersi e si trova l'oricalco, navi greche, cannoni di velieri. Gela ha la seconda piana della Sicilia, la sua posizione permetterebbe di produrre energia fotovoltaica per tutto il sud Italia, la posizione al centro del mediterraneo sarebbe perfetta per l'intermodalità. I suoi imprenditori e i suoi operai contribuiscono da sempre alla costruzione infrastrutturale dell'Italia, dell'Europa e del mondo. Ma I giornalisti preferiscono incannare comunicando solo notizie di cronaca e fatti presenti solo nella loro mente.

In nessuna parte del mondo puoi trovare: la bellezza e l'intelligenza delle donne di Gela, la spiaggia color oro di Gela, il tramonto dalle mille sfumature di Gela, i reperti archeologici di Gela. Tutto il resto a Gela è da resettare.

Querela-Denuncia. Gela è una città così assuefatta alla diffamazione, calunnia, ingiuria, che il Pubblico Ministero del Tribunale del Golfo archivia direttamente l'esposto senza leggere neppure la querela. Dando così moto ad un fenomeno sociale: L'emulazione di dire e inventarsi tutto quello che si vuole senza limiti, semplicemente per invidia o per pura cattiveria.

Se vuoi che un segreto resti tale, non lo dire neppure a te stesso...

L'opinione degli altri, non conta.

Ho imparato a tenere stretti i valori della vita. Ho imparato a non giudicare la gente, spesso alle loro spalle ci sono storie degne di essere ascoltate con il cuore, è valutate con la mente. Ho imparato che non esiste il buono e non esiste il cattivo. Spesso è la società che lo decide perché viviamo in un mondo relativo e astratto. Ho imparato che la gente ha mille volti e mille personalità. Ho imparato ad essere umile e apprezzare i piccoli gesti, se fatti con il cuore valgono più dei diamanti. Ho imparato che se vuoi essere rispettato devi rispettare. Ho imparato che i bambini, le donne non si toccano. Ho imparato che la famiglia è sacra. Ho imparato che nessuno ti regala nulla e che le conquiste si difendono. Ho imparato ha essere razionale, riflessivo e diplomatico. Ho imparato che la vera amicizia è un valore essenziale della vita. Ho imparato che abbiamo bisogno meno leggi e più morale. Soprattutto ho imparato che bisogna guardare il futuro sorridendo, che un'abbraccio dato a una persona che vuoi bene vale più dell'oro. Impara, per stare accanto a me devi tenere conto di ciò che io ho imparato.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.