Frase di Francesca Mannocchi

Possiamo fare domande. E farci domande. È l'unico diritto e prima ancora l'unico dovere che abbiamo: provare ad entrare nelle aporie, negli spazi di non comprensione, negli spazi di contraddizione anche dolorosa. Alcune domande resteranno inesorabilmente senza risposta, ma è la forza delle domande che crea la ricerca, costruisce la pubblica opinione e le scelte che poi facciamo.

è solo una questione di scelte e non entro in merito di quelle giuste o sbagliate. Parlo semplicemente di scelte dettate da quello in cui si crede e si spera. Scelte ad ampio raggio e non solo quelle che ci riguardano personalmente, scelte che si prendono pensando anche agli altri, come diretta nostra conseguenza. Sono le scelte che possono cambiare un percorso, quelle che incontri davanti a un bivio, quelle che ti fanno fare i medici davanti al paziente, quelle prese per il futuro di un figlio. Sono le scelte tra il bianco e il nero o la scelta della scala dei grigi, la scelta tra il dolce e il salato, tra perdono e vendetta, tra il prendere a tutti i costi e il dare nonostante si abbia poco. Siamo solo scelte, prese in fretta, piano, a botta calda o sotto un metro di neve. Scelte libere, condizionate oppure semplicemente sotto vuoto. Siamo le scelte che facciamo e delle nostre scelte, oltre a noi, qualcuno, pochi o molti, ne gioiranno oppure le piangeranno per tutta la vita, maledicendo il nostro nome sotto un cielo rosso sangue che colerà vispo lungo gli argini della vita di tutti.

La contraddizione è un cattivo segno di verità: parecchie cose certe sono contraddette; parecchie cose false passano senza contraddizione. Nè la contraddizione è un segno di falsità, nè la non contraddizione è un segno di verità.

È il dovere che crea il diritto e non il diritto che crea il dovere.

Il diritto di sposarsi con chi si vuole è un diritto umano elementare, assai più importante del "diritto di frequentare una scuola integrata", del "diritto a sedersi dovunque si voglia sul pullman", o del "diritto di entrare in qualsiasi albergo, in qualsiasi area ricreativa, in qualsiasi luogo di divertimento, a prescindere dalla propria razza o dal colore della propria pelle".

Quando arriva un direttore ha tutto il diritto di fare le sue scelte, anche di chiudere i programmi che non gli piacciono. Lui [Andrea Salerno] me lo ha detto in faccia: il tuo programma non mi piace, non è una questione di ascolti o di costi. Punto e basta. Per me un direttore ha tutto il diritto di fare le sue scelte, nessun vittimismo.

Non posso fidarmi di nessuno, ho fiducia solo delle mie tasche. Mio padre diceva che le tasche non mentono mai.

Da bambine si gioca alle bambole, alla vita e alla morte.Un giorno, avevo otto anni, i capelli corti e una disperazione appena sbocciata, pensai: nei miei trent'anni mi ammalerò.E così è stato.

Sono sempre stata una persona molto attenta alle fragilità degli altri, ai problemi degli altri, anche per il lavoro che faccio. Ma Pietro [il figlio] ha indubbiamente moltiplicato questa vista.

Le ferite a volte fanno parte della cura.

Pagina autore: Vittorio Sgarbi
Frasi in archivio: 25

Vittorio Sgarbi, nome completo Vittorio Umberto Antonio Maria Sgarbi (Ferrara, 8 maggio 1952), è un critico d'arte, saggista, politico, personaggio televisivo e opinionista italiano.

Pagina autore: Vadim Zeland
Frasi in archivio: 2

Vadim Zeland e' un mistico, teorico e scrittore russo la cui figura e' avvolta nel mistero; nonostante abbia pubblicato un'autobiografia, di lui si hanno poche informazioni.