Frase di Leone Mene
Tutto intorno a noi è mistero metafisico: lo spazio, il movimento, la luce, i corpi, il nostro essere. La pretesa della scienza, per fede e/o necessità, è voler comprendere tale inafferrabile mistero con i vani strumenti dell'analisi razionale e del principio di causa.
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Frasi affini
Carteggi Perpendicolari è un'originale silloge poetica che appare, nel suo insieme, elegante movimento di immagini sfocate, stilizzate metafore, una poetica che si apre su una vastità di emozioni impalpabili, minutamente cesellate in intellegibili fermoimmagine; una raccolta di versi criptica, surreale, in cui tracce ermetiche si fondono a frammenti di memoria, evocati dal suono del mare che irrompe e riveste di nuova luce la radura desolata, del vento, di alberi frondosi, di vie riposte, sconfinate piazze avvolte dai colori stesi di cieli accesi, di albe accecanti, di profumi che riempiono le stanze. Singolare lettura della realtà, a tratti visionaria, dove lampi di astrattismo trasformano volti, paesaggi, i contorni netti dello spazio esterno sul fil rouge di dimensioni oniriche; una scrittura estemporanea, sperimentale sentiero traversato da silenzi, dalla luce del Creato, sottili geometrie. La poesia diventa tenace gancio, la pausa, pura espressione di paesaggi incontaminati dell'anima, l'abbraccio che trattiene e salva, che accarezza e schiude l'anima, nel movimento difforme del tempo e dello spazio. I colori del mondo nutrono il cuore in una dimensione di pace, di profonda connessione con la natura, la musica sospinge vele annodate, la quiete disseta il pensiero, placa le voci di città sonnolenti, la vile impazienza, i voli declinanti. La parola è il dono corallino, lo sprazzo puro, la spontaneità del verso, il guizzo oltre il margine del rigo.
Inserita il 23/04/2022 alle ore 15:30
Due corpi, uno di fronte all'altro, | sono a volte due onde | e la notte è oceano. | | Due corpi, uno di fronte all'altro, | sono a volte due pietre | e la notte deserto. | | Due corpi, uno di fronte all'altro, | sono a volte radici | nella notte intrecciate. | | Due corpi, uno di fronte all'altro, | sono a volte coltelli | e la notte lampo. | | Due corpi, uno di fronte all'altro, | sono due astri che cadono | in un cielo vuoto.
Essere e avere non sono solo due verbi. Per gli umani Essere racchiude il centro dell' io, dove si manifestano, tra i tanti altri aspetti, pulsioni e istanze che li rendono capaci di convivenza e favoriscono quindi la vita di gruppo a cui sono destinati, con l' ovvia conseguenza di vedere nell' altro un simile, Avere, invece, contiene la parte più istintuale degli umani che emerge già in tenera età e si presenta come urgenza di soddisfare bisogni e stati di necessità (fame, sete, sopravvivenza, auto affermazione ecc.) che si attuerà attraverso la competizione, per continuare a manifestarsi in forme sempre più egoistiche che non escludono la sopraffazione e l' assoggettamento altrui, con grave danno per i rapporti interpersonali e l' armonia sociale. Insomma gli umani sono di fronte ad una scelta che è imposta loro dalla convivenza cui non possono sottrarsi; possono solo ricercare la via dell' equilibrio e della moderazione e cioè conseguire il proprio vantaggio senza ignorare le necessità e i diritti altrui. Facile ? No, come constatiamo ogni giorno, ma dobbiamo essere consapevoli che è Avere al servizio dell' Essere e non l' viceversa e che la violazione di questo principio vitale potrà avere gravi conseguenze sui destini dell' intera specie,
Inserita il 30/09/2024 alle ore 11:23
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Scritto da Utente anonimo
Il 11/12/2024 alle ore 14:38
Una frase che sembra una poesia
In risposta al commento di Utente anonimo
Scritto da Utente anonimo
Il 05/12/2024 alle ore 15:46
Da dove è tratta?
Tratta dalla commedia "Measure for Measure" di William Shakespeare
Dio non ha voluto popolare la Terra di stoici come Socrate, ma di uomini e cioè di esseri capaci di coraggio e al tempo stesso soggetti alla paura, esattamente come accadde al Gesù fatto uomo.
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