Frase di Luciano De Crescenzo

Il Non Essere per Parmenide era l'apparire, tutto quello, cioè, che ci affascina con le sue tentazioni e che non mantiene mai le sue promesse. Come dire: se volete essere felici, badate più alla sostanza che non all'apparenza delle cose.

Tag:FelicitàApparire


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Felicità
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Apparire


Una provocazione ….fisica. Alcuni anni or sono, dopo aver letto un libro sul ruolo del tempo in fisica mi capitò di scrivere che non è da escludere la possibilità di una sua assenza nell'universo e che invece resti indispensabile per la vita dell'uomo su questo pianeta. In breve Il tempo, organizzato in passato, presente e futuro potrebbe essere un  prodotto della nostra mente, anzi una condizione necessaria per il suo miglior funzionamento, dal momento che il nostro cervello nel corso della sua progressiva evoluzione avrebbe richiesto sempre più diffusi punti di riferimento per espandere le sue potenzialità e cioè per dare ordine alle crescenti acquisizioni provenienti dall'ambiente o elaborate autonomamente. Ora se questa idea può apparire logica per l'essere umano in ambito terrestre non necessariamente dovrà risultare applicabile nell' universo, dove regnano idee pressochè inaccessibili alla mente umana come l'infinito e l'eternità, attributi che pertengono rispettivamente allo spazio e al tempo, ma che nel caso dell'eternità può anche significare assenza di tempo. D'altra parte oggi la fisica quantistica pone in dubbio la presenza del tempo nelle sue equazioni e le recenti scoperte del telescopio J. Webb sembrano prospettare novità sconvolgenti sulle origini dell'universo e sulla sua datazione temporale.
Appare dunque sempre meno incredibile il simbolico e ipotetico incontro nello spazio intergalattico con l'alieno che alla domanda: "Scusi, ma il tempo come funziona da queste  parti ?" pare abbia risposto: "il tempo? E che cosa è il tempo ?".

Inserita il 10/07/2024 alle ore 11:35

S'è distanziata l'ombra dalla meridiana,
gira sul fuso il mondo e la sua ruota,
- siffatti l'àncora ed il calcagno -
sulla prodaia, fissati come chiodi,
flagrano capelluti sfagni.
Chiude gli occhi, tutto tace,
sulla provenda, plicata a dense strisce,
mansueta scorre l'anima
in un corpo di limace.
Senza riposo rotava il chiurlo,
girava sul pennone
come goccio l'astrolabio,
si salvò il pompelmo fra le rose,
in mare aperto il periplo a levante
decantava il blu di Prussia del piumaggio.
Dalla sediòla scambiò per apparenza
il pianto di cicale, di solito non liquefa la foglia la confidenza fatta,
come un sorriso di traverso
fa la pesta di caprini,
dall'abbaino, in disparte,
raffila un arrotino il disegno delle nasse.
In crogioli e matracci
distillava il senso delle cose,
temperava nel piatto la sua mela,
s'affacciavano nella controra,
come due occhi, gli orologi,
e non si sperde - dagli tempo -
sconnesso il solido in due punti...
scese a pennello il guscio sull'artista,
la rara convinzione di fragorose nuvole,
la mola che sfugge all'orma
di due distinte fragole.
Sa di sale - è già partita - l'onda disciolta come neve, dove la voce diventa bosco, insetto che disvuole l'acqua di garofani,
mutavano le triglie nell'acquaio,
la fibra dell'alga sulla scrivania.
Che fine ha fatto, disteso,
appollaiato sul ramo di camoscio,
adiacente all'ago della bussola
divorava fino all'ultima parola,
semmai disfece la coerenza
il polline sulla veranda,
s'aggiunse pure in là della pagliola
il cespo millefoglie di lattuga;
chissà se il cembalista suonerà
le prime sette note del notturno,
accresce in lui la netta meraviglia
di sfuse primavere nei bistrot,
nei graffiti sulle porte dei mètro.

PASCORE
(Eingedenken).

Inserita il 20/03/2023 alle ore 15:32

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Frasi di Luciano De Crescenzo
Luciano De Crescenzo (Napoli, 18 agosto 1928 – Roma, 18 luglio 2019) è stato uno scrittore, regista, attore e filosofo italiano.

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Scritto da Utente anonimo
Il 20/11/2024 alle ore 23:22
Devo dire che sono d'accordo, è un'occupazione solitaria da svolgere con estrema abnegazione. Eppure, avere qualcuno che ama quello che scrivi e che fa il tifo per te, per quanto possa sembrare banale, fa davvero una grande differenza. Grazie maestro. Matteo
Scritto da Utente anonimo
Il 15/11/2024 alle ore 08:56
Stupenda. Poetica. Si sente tutto il rumore del silenzio in una storia che finisce; il telefono che non squilla...il cuore che non batte piu'

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.

Scritto da SAB
Il 02/10/2024 alle ore 10:15
Golda Meir dovrebbe diventare materia di studio nelle scuole primarie e secondarie. Grazie Golda.

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