Frase di Giorgio Faletti

Adesso era diverso, adesso aveva paura della paura. Quella che sostituisce il ragionamento all'istinto, che ti fa staccare il piede dall'acceleratore un attimo prima del necessario e che un attimo prima del necessario ti fa cercare il pedale del freno. Quella che di colpo ti rende muto e parla soltanto attraverso un cronometro, mentre spiega quanto sia veloce un secondo per un uomo comune e quanto sia lento invece per un pilota.

Non puoi staccare il piede dall'acceleratore mentre stai correndo veloce. L'unica speranza è che l'altro pilota ti stia guardando nello specchietto retrovisore.

Reprimere la collera è come schiacciare contemporaneamente il pedale dell'acceleratore e quello del freno: rovini l'auto e te stesso.

Irene: Tu che cosa fai?
Pilota: Guido.
Irene: Le limousine?
Pilota: No, guido nei film.
Irene: Fai inseguimenti o roba del genere?
Pilota: Sì.
Irene: Non è pericoloso?
Pilota: Lo faccio part-time. In realtà lavoro in un'officina.

Scagnozzo: Pronto?
Pilota: Nino?
Scagnozzo:No amico, perché non richiami più tardi? Siamo chiusi.
Pilota: Lo farei ma Nino si arrabbierebbe se lo facessi aspettare.
Scagnozzo: Posso sapere di che si tratta?
Pilota: Ho una cosa che gli appartiene.
Scagnozzo: E cioè?
Pilota: Un milione di dollari.
Scagnozzo: Resta in linea.

Secondo l'etologo Tarmon, la tarma ha coscienza di sè, perché, spiega Tarmon, piange, mentre invece, secondo l'etologo Balman, la tarma non ha coscienza di sè, perché, spiega Balman, quelle sono lacrime di gioia e non si vede perché con la vita che fa la tarma debba gioire.

So leggere la parola fine quando la vedo scritta.

E adesso erano lì, di nuovo l'uno di fronte all'altra, e lui non poteva fare a meno di continuare a guardarla, come se i suoi occhi volessero insinuarsi dentro di lei.

Non ho niente da dare e niente da ricevere. Questo posto e questa vita fanno appassire i colori ed è inutile mescolare dei grigi. Più chiaro o più scuro, sempre un altro grigio viene fuori.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.