Frase di Wynton Marsalis

Nel jazz tutti vogliono suonare in modo differente. Devi imparare ad ascoltare modi diversi di fare le cose. E siccome suoni con gli altri, devi accordarti. Ed è quando sei a tempo che sai quando startene quieto e quando essere assertivo. Sai stabilire quando il tuo suono è la risposta a quello dell'altro e quando far partire l'invenzione.

Osserva il momento in cui il suono non è presente, poi chiudi gli occhi. Quindi osserva l'attimo in cui il suono viene creato, il colpo iniziale e accompagnati a esso. Il suono si affievolirà sempre più, diventerà sempre più sottile e alla fine non ci sarà più. A quel punto ricreane un altro; sii consapevole, all'erta. Accompagnati il suono sino alla fine: osserva entrambe le polarità del suono, l'inizio e la fine.

Non startene solo, non startene in ozio.

Interrotta. Rotta dentro. Spezzata. Bloccata. È Successo qualcosa e non sei più la stessa. Porti ancora il tuo nome ma non lo riconosci. Mangi pezzi di cose che non hanno più sapore. Respiri qualunque cosa che non faccia rumore. Dormi con gli occhi aperti per vederti ritornare. Qualcuno ha tagliato qualcosa. Provi a ricucire ma il filo si spezza e l'ago si rompe. Sei interrotta ma non sei morta. Sei spezzata ma sei ancora intera. Sei bloccata ma sotto il tuo culo, il mondo gira ancora. Devi tornare indietro all'esatto punto di rottura. Devi ritrovarti, prenderti e portarti via. Devi aggiustarti senza colla. Devi salvarti ancora una volta. Devi.

Confrontando il tuo corpo con quello di qualcun altro non ti aiuterà a sentirti bene. Il tuo corpo non potrà mai apparire come quello di un'altra persona. Siamo tutti diversi. Tutti sviluppiamo muscoli e accumuliamo peso in punti diversi. Non ci possono essere punti di confronto con qualcun altro. Smetti di cercare di essere come qualcun altro e inizia a lavorare per migliorare te stesso.

Siccome non tutti hanno le stesse risorse dell'intelligenza, e siccome divergono fra loro sia per le facoltà dello spirito che per le energie fisiche; siccome infine esistono fra loro mille diversità di costumi, di gusti, di caratteri, niente ripugna tanto alla ragione quanto il pretendere di ridurre tutti alla stessa misura e introdurre nelle istituzioni della vita civile un'uguaglianza rigorosa e matematica.

Improvvisare è come mutare idea in continuazione, significa che si è pronti a cambiare per raggiungere un accordo.

Il jazz è un'arte collettiva e un modo di vivere che allena alla democrazia.

Suonare il jazz è come stare in famiglia, quando padre e madre discutono: è un'opposizione di genere. Se provano ad accordasi va alla grande. Altrimenti è un disastro.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.