Frase di Antonia Gravina

Ricorda che coloro che ti invidiano, sono quelli che si sentono inferiori e la tua intelligenza e la capacità di affrontare le cose li infastidisce. Ed è questo il punto, la frustrazione di sentirsi inferiori, crea rabbia, invidia in chi non sa amare, apprezzare, ma solo demolire e odiare, tu sei la rabbia di coloro che vedono in te una persona fantastica. Cosa te ne può importare di questi esseri così abbietti e cinici? L'unica cosa da fare è ignorarli, passargli davanti a testa sfoderando un bel sorriso, nulla potrebbe farli incazzare di più. Lentamente muore chi vive di invidia!

Dicono che il punk e la new wave sono nati da rabbia e frustrazione. Io c'ero. E l'unica rabbia e frustrazione che provavo era quando i discografici rifiutavano le mie dannate cassette.

Achille: Ti dirò un segreto [A Briseide] , una cosa che non insegnano nei templi. Gli dei ci invidiano. Ci invidiano perché siamo mortali, perché ogni momento può essere l'ultimo per noi. Ogni cosa è più bella per i condannati a morte... E tu non sarai mai più bella di quanto sei ora! Questo momento non tornerà.

A volte la vita si accanisce: mostra miraggi che poi svaniscono, colpisce forte in ferite ancora aperte, ma solo chi non ha paura di vivere, vive davvero. Anima bella, ricca di cuore, mostra il luminoso tesoro che hai dentro! Chi ha l'anima piccola, istintivamente, chiuderà gli occhi e non ti vedrà, perdendosi per strada. Forse ancora soffrirai, ma solo chi non ha paura della morte, vive davvero. Nel buio di qualcuno brillerai, e quando arriverà, armato solo di un sorriso, cancellando ferite e cicatrici, fugando fantasmi e orchi del passato, sarà bello aver tanto atteso. Solo chi non ha paura d'amare, vive davvero.

Sonja: Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire, e soffrire è soffrire. Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità. Io spero che tu prenda appunti.

Esiste la famiglia, esistono gli amici, esiste Dio, esistono le istituzioni, in Italia quando sei andicappato, o hai problemi, sei solo, nessuno ti aiuterà, tutti saranno contro di te, sarai abbandonato e umiliato. Solo la tua intelligenza, la tua capacità, la tua caparbietà, la tua rabbia dimostreranno che tu non hai bisogno di loro, ma loro oggi hanno bisogno di te.

La fiducia è come un cioccolatino fuso, non conta quanto cerchi di congelarla la forma di prima non tornerà più la stessa.

Vorrei... Vorrei che i miei sogni diventassero realtà. Vorrei che l'amore scoprisse nuove magie per diventare più prezioso. Vorrei che la vita si colorasse di nuovi colori, per percepirne bellissime emozioni. Vorrei che le note di una canzone diventassero la melodia della mia felicità. Vorrei che il fuoco emanasse lo stesso calore della nostra passione. Vorrei che l'anima mia si rendesse speciale ai tuoi occhi.

Ti guardi intorno e scopri ipocriti che si fregiano di pregi che non hanno e quanto più li eviti tanto più diventi la ragione della loro vita, si impegnano a spiare le cose che ti riguardano pur di imitare tutto quello che fai. Io non vivo per gli altri, ma per me stessa e per essere felice, di certa gente e dei loro luridi giudizi non so che farmene. Il mio non è egoismo, ma è che me ne frego altamente della stupidità.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.