Frase di Walt Whitman

Io canto l'individuo, la singola persona, | Al tempo stesso canto la Democrazia, la massa. | L'organismo, da capo a piedi, canto | La semplice fisionomia, il cervello da soli non sono degni | della Musa: la Forma integrale ne è ben più degna, | E la Femmina canto parimenti che il Maschio. | Canto la vita immensa in passione, pulsazioni e forza, | lieto, per le più libere azioni che sotto leggi divine si attuano, | Canto l'Uomo Moderno.

Joe: perché non accendono le luci? C'è così buio qui! è buio e tranquillo. Sento persino il sangue che mi pulsa nelle vene. Ma non sento le pulsazioni nelle orecchie. Quando non si sentono le pulsazioni vuol dire che si è sordi. Sei sordo, Joe, sordo!

Il maschio e la femmina rappresentano i due aspetti del grande dualismo radicale. Ma nei fatti sono in fase di perpetuo passaggio dentro l'un l'altro. I fluidi si induriscono in solidi, i solidi si liquefanno in fluidi. Non c'è un uomo completamente maschio, e nessuna donna puramente femmina.

Il cavallo è femmina anche quando è maschio; il cavaliere sappia essere maschio anche quando è femmina.

Ci sono tre tipi di leggi: le leggi divine, le leggi umane e le leggi sulle società.

L'uomo è il solo maschio che picchia la sua femmina. Si deve dunque dedurre che l'uomo è il più brutale dei maschi... A meno che la femmina non sia, fra tutte le femmine, la più insopportabile, − ipotesi molto plausibile, tutto sommato.

Straniero, se camminando ti imbatti in me e hai voglia | di parlarmi, perché non dovresti farlo? | E perché io non dovrei parlare con te?

Forse che mi contraddico? Benissimo, allora vuol dire che mi contraddico, sono vasto, contengo moltitudini.

Io sono colui che ha un angoscioso desiderio d'Amore; | gravita la terra? | La materia non attira, bramandola, tutta la materia? | Così il mio corpo verso tutti quelli che incontro o conosco.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
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Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.