Frase di Giovanna d'Arco

Giovanna d'Arco [riferendosi alla risposta della sua lettera per gli Inglesi]: Allora, cosa hanno detto?
Aulon: Hanno detto che... che ci penseranno. Ma, onestamente, non credo che se ne andranno domani.
Giovanna d'Arco: ...E io non vedo l'ora che sia domani.

Aulon: Giovanna, smetti di arrabbiarti per ogni cosa! Calmati!
Giovanna d'Arco: Io sono calma! è Dio che è arrabbiato.

Giovanna d'Arco: Ho un messaggio per il vostro re Enrico; è un messaggio da parte di Dio. Tornate a casa! Andate ora, in pace! Se non andrete via adesso, sarete sepolti in questo campo! Ho già visto, abbastanza, sangue! Ma se ne volete ancora, non posso fermarvi! Posso solo annunciarvi che si tratterà del vostro sangue! Non del nostro! Sto aspettando la vostra risposta! [dopo alcuni secondi gli Inglesi decidono di arrendersi]

La Hire [ridendo di Giovanna]: Che accidenti di ragazza, eh? [Giovanna gli dà uno schiaffo]
Giovanna d'Arco: Vi avevo avvertito. [se ne va]
Gilles de Rais: Io la adoro quando si accende e si infiamma in questo modo.
La Hire: Anch'io.

Giovanna d'Arco: Questa mattina, Dio ci ha dato una grande vittoria. Ma non è niente in confronto a ciò che è pronto a darci adesso. Lo so che siete stanchi e affamati, ma ora io vi giuro che quando anche questi Inglesi fossero appesi per la punta delle dita alle nubi, noi li tireremo giù prima del tramonto!...E ora, io vi dico chi mi ama mi segua!

Gilles de Rais: Che cosa ne pensi di questo piano per attaccare gli Inglesi?
Giovanna d'Arco: Io non penso; lascio che Dio pensi per me. Non sono niente, solo una messaggera.

La Hire: Sangue di Giuda! Gli Inglesi pagheranno per questo.
Giovanna d'Arco: Certo che pagheranno... e anche voi se non la finite di imprecare.

[A Chinon]
Jean de Metz [indicando la reggia]: Credo, pulzella, che lassù le nostre strade si separeranno.
Bertrand de Poulengy [indicando il cielo]: E io credo che ci ritroveremo... lassù.
Giovanna [voltandosi a guardarli]: Addio amici miei. Durerò un anno, o poco più. Occorre che lavori bene!

La Hire [ridendo di Giovanna]: Che accidenti di ragazza, eh? [Giovanna gli dà uno schiaffo]
Giovanna d'Arco: Vi avevo avvertito. [se ne va]
Gilles de Rais: Io la adoro quando si accende e si infiamma in questo modo.
La Hire: Anch'io.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.