Frase di Mistero a Crooked House

Lady Edith de Haviland: Come sono fatti gli assassini?
Charles Hayward: Sono fatti come lei. Come me. Come tutti voi. Sono focosi, sono spietati. Hanno in comune uno o due aspetti. La vanità. Una moralità deviata. Il rancore. E tendono a credere di essere al di sopra delle regole e delle leggi che governano i comuni mortali.

Philip Leonides: Conoscevo un Hayward. Vice commissario di Scotland Yard. Una specie di leggenda della polizia.
Charles Hayward: Mio padre.
Philip: Un uomo che si è fatto valere, finché non l'hanno ammazzato. E non hanno mai scoperto il colpevole?
Charles: No.
Philip: Non è un bel biglietto da visita.

Pensò alle regole. [...] Le vere regole della casa del sidro erano quelle di Mister Rose. E quali erano le regole a St. Cloud's? Quali erano le regole di Larch? Quali regole il dottor Larch osservava, quali violava, quali modificava e con quali criteri? Chiaramente Candy osservava certe regole, ma messe da chi? E lo sapeva, Wally, che regole fossero?

Lady Edith de Haviland: Le talpe sono emofiliache, hanno sangue cattivo. Come certi reali europei.

Michel: Vanità. Vanitas vanitatis. Il corpo della donna è vanità. Vanita... vanità... vanità... vanitas.

Lady Edith de Haviland: Questa casa è una serra di repressa passione. È ciò che capita quando la persona che ami più al mondo, per cui daresti perfino la vita, è anche di fatto la persona che detesti di più.

Lady Edith de Haviland: Aristide era fermamente convinto della minaccia comunista. Personalmente non me lo figuro a Swinley Dean una cellula così attiva.

Charles Hayward: Il primo giro di interrogatori non serve tanto a trovare indizi. Serve più ad avere un'idea della gente con cui hai a che fare.

Philip Leonides: Conoscevo un Hayward. Vice commissario di Scotland Yard. Una specie di leggenda della polizia.
Charles Hayward: Mio padre.
Philip: Un uomo che si è fatto valere, finché non l'hanno ammazzato. E non hanno mai scoperto il colpevole?
Charles: No.
Philip: Non è un bel biglietto da visita.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.