Frase di The Libertine

Elizabeth Barry: [Rivolgendosi a Rochester] Potreste avere il mio buco per una sterlina a notte, non mi dispiacerebbe, ma non credo lo farete mai. Quello che volete è avere potere su di me e io vi tengo a freno, perché sono solo io a poter fare quello che voi dite che posso fare.

Non dite: "Ho voglia di scopare". Dite: "Sono nervosa".
Non dite: "Ho goduto da pazzi". Dite: "Mi sento un pò stanca".
Non dite: "Vado a masturbarmi". Dite: "Vado e vengo".

re Carlo II: [Rivolgendosi a Rochester] Avevo pensato di mettervi nella Torre. Avevo anche considerato di mettere la vostra testa su una lancia. Ma in seguito ho deciso di fare di peggio, ovvero di ignorarvi. Non incoraggerò più alcuna speranza nel mio cuore per voi. Io vi condanno ad essere voi per il resto della vostra vita.

Elizabeth: [travestita da uomo] Capitan Sparrow!
Jack: Vuoi unirti alla ciurma ragazzo? Benvenuto a bordo!
Elizabeth: Sono qui per trovare l'uomo che amo!
Jack: Lusingatissimo, figliolo, ma il mio primo e vero amore è il mare!
Elizabeth: [facendosi riconoscere] Parlo di William Turner, Capitan Sparrow!!
Jack: Elizabeth?!? [a Gibbs] Nascondi il rum.

Non tengo, voi lo sapete, al potere per il potere; tengo ad esso per essere in condizione di fare il bene del mio paese.

David: Posso chiederle cosa spera di ottenere andando lì?
Elizabeth Shaw: Loro ci hanno creati e poi hanno cercato di ucciderci. Hanno cambiato idea. Ho bisogno di sapere perché...
David: La risposta è irrilevante. Cambia qualcosa sapere perché hanno cambiato idea?
Elizabeth Shaw: Sì. Sì che cambia.
David: Non riesco a capire.
Elizabeth Shaw: Beh... Forse perché io sono un essere umano e tu sei un robot.

Rochester: Signora Barry, dovete acquisire il dono di ignorare coloro a cui non piacete. Per mia esperienza, coloro a cui non piacete sono divisi in due categorie: gli stupidi e gli invidiosi. Gli stupidi vi apprezzeranno tra cinque anni; gli invidiosi, mai.

Jane: Quando un gentiluomo vede [in una donna] lo spirito e non gli occhi o le tette, allora quel gentiluomo è nei guai.

Rochester: Tutti i monarchi io odio e i troni su cui siedono, dal gradasso francese al babbeo d'Inghilterra.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.