Frase di Francesco Agati

Diciassette aprile, non mi fai dormire la notte, e ti penso di giorno. È un amore realizzabile" - mi dicesti."è un amore impossibile" - ti dissi. Vedo, che sorridi se mi guardi, Io, sorrido se ti osservo. Dopo tutto questo tempo. La notte - ammetti - Io ti penso. Io, ti penso giorno e notte, mi chiedo se stai pensando a me, mentre penso a te. Il tuo ricordo, il tuo sorriso, la tua intelligenza, il tuo accento, accende il giorno, riscalda il mio cuore e rallegra il mio pensiero. Dopo tutto questo tempo non ti ho mai dimenticata.

Sorridi ogni volta che vorresti far scendere una lacrima, sorridi ogni volta che vorresti prendere a schiaffi qualcuno, sorridi quando feriscono i tuoi sentimenti, sorridi... sorridi sempre, perché è col sorriso che si danno le migliori risposte.

Luca: Mmmm... mmmm... M'ha acchiappato!!! Vedo tutto adesso: vedo Donovan, vedo Modugno, vedo il Prof. Cutolo, vedo tutto, vedo... mamma che pere!!! [palpeggiando Susan, dopo aver assunto del fumo]

Non essere triste: sorridi. Non contare gli anni che passano: sorridi. Non avere rimpianti: sorridi.

Sarebbe carino sorridersi vicendevolmente. Ti fermi a un bere caffè, magari con un pensiero che ti logora il fegato e mentre apri la bustina dello zucchero, alzi lo sguardo e incontri il sorriso di qualcuno che ti guarda, di qualcuno che si è accorto di quello che ti stai portando dentro. Un sorriso attento, una carezza senza mano, un paio di occhi che in silenzio ti dicono: coraggio. Non sei la sola, non sei l'unica. Sorridere alla gente. Questo manca all'umanità. Un sorriso gratuito e disinteressato capace di scaldarti molto meglio di una termo coperta.

​Vorrei ogni giorno poter sentire il profumo della tua pelle, gradire il sapore di un tuo bacio, ammirare la tua sensualità, percepire la tua dolcezza, ascoltare il battito del tuo cuore, comprendere la profondità della tua anima, gioire con il tuo sorriso, divertirmi con la tua simpatia e poter vivere appieno la tua armonia.​​

Gela è una magnifica città dalle mille contraddizioni, mille incongruenze, dai mille dubbi, i personaggi, o fatti vengono creati a tavolino dalla fantasia dei giornalisti, trascritti e divulgati. Praticamente hanno messo tutti contro tutti, diffondendo una cultura di incertezza, e negativismo diffuso in ogni strato della società.

Il silenzio delle strade di Butera è assordante.

Ostentare ricchezza non significa essere ricchi.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.