Frase selezionata
E ti accolsi in un'alba di miragli, di apocrifi risvegli di lecci e di ginestre, in un silenzio sgombro di mortai, di laschi abeti, dove si nasconde il sole quando vuol dormire. Con l'anima in catene riabbracciai il tuo canto tra i colori estinti nelle crune di agorai e tu, cavaliere azzurro, avevi ancora negli occhi reste di pupi riversi sui ginocchi, e di bagatti, di loriche mozzate nelle fosse di tetragoni capestri. Hanno artigli i tuoi sogni di bambino, denti aguzzi di scudati ostri le tue notti, blandiva la tua nervata guancia una scaglia di oleandro, il lacerato becco della cima dove pregavi come un Angelo in un raggio di trifogli. (WORMHOLES -Dalla Trincea).- Thea Matera
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