Orazio | AforismiCitazioni.it

Questo è il mio insegnamento: tutti gli uomini sono pazzi.

Il popolo mi fischia, ma io mi applaudo da me, a casa mia, quando contemplo le mie ricchezze in cassaforte.

Non esser così insensato da portar legna in una foresta.

L'avido ha sempre dei bisogni.

A chi è modesto s'adatta una condizione modesta.

Gli affanni vanno di pari passo alle ricchezze che crescono.

Non è povero quello a cui basta ciò che possiede.

Che cosa vieta di dire la verità ridendo?

Una concordia discorde, che nasce da un contrasto.

La pena accompagna e calca la colpa.

Corre il tempo crudele.

Dietro il cavaliere siede la nera preoccupazione.

La stirpe e il valore, se non sono uniti alla ricchezza, valgono meno di un alga.

I venti squassano soprattutto i pini più maestosi, le torri più alte crollano con maggior rovina e i fulmini colpiscono le cime più elevate.

Mi indispettisco se talvolta sonnecchia il grande Omero.

Questo perdono noi chiediamo e diamo a vicenda.

Immagina che ciascun giorno sia l'ultimo di una vita piena di speranze, premure, rabbia e paura. Le ore che arrivano inaspettate saranno molto più gradite.

Nessuno in realtà nasce senza vizi: il migliore è quello che è colpito dai più leggeri.

Come se in un bel corpo si andassero a notare gli sparsi nei.

Io cerco di essere conciso, e risulto oscuro.

Scrivere è un'occupazione solitaria. Avere qualcuno che crede in te fa una grande differenza.

L'ultima cosa che ricordo di noi è una foglia che cade facendo rumore.

Pagina autore: Golda Meir
Frasi in archivio: 36

Golda Meir, nata Golda Mabovič, o con la grafia alternativa Golda Mabovitch (in ebraico גוֹלְדָּה מֵאִיר Kiev, 3 maggio 1898 – Gerusalemme, 8 dicembre 1978), è stata una politica israeliana, quarto premier d'Israele (1969) e prima donna a guidare il governo del suo Paese, terza a ricoprire tale posizione a livello internazionale.